Con sole e vento crolla il prezzo dell'elettricità
IL DIAGRAMMA, basato su dati certificati, non lascia dubbi: il fotovoltaico ha fatto scendere di un buon 10 per cento il costo
dell'elettricità più cara, quella del picco diurno. E la tabella successiva offre la conseguenza logica di questo aumento di
concorrenzialità, che si somma all'offerta energetica immessa sul mercato dal vento, dall'acqua, dalla geotermia, dalle biomasse. Nel 2011
le fonti rinnovabili hanno consentito un risparmio sul prezzo dell'elettricità all'ingrosso pari a 396 milioni di euro. Una cifra che si
moltiplica fino a quasi cento volte calcolando i vantaggi che si potranno ottenere nei prossimi 18 anni
Sono i dati contenuti nell'Irex Annual Report 2012 curato dall'Istituto Althesys, uno studio che verrà presentato oggi a Milano, proprio nel
momento in cui la polemica sugli incentivi alle rinnovabili ha raggiunto l'acme e ambientalisti, sinistra e imprenditori del settore sono in
rivolta contro l'ipotesi di un taglio draconiano del sostegno all'energia pulita che porterebbe alla chiusura dell'intero settore in Italia.
"Noi non vogliamo entrare nel merito di giudizi politici, ci limitiamo a fornire dati", premette Alessandro Marangoni, l'economista che
guida Althesys. "E i dati indicano con chiarezza un effetto positivo delle fonti rinnovabili sul sistema Paese in tutti gli scenari
tracciati, anche se il traino è ovviamente più netto in quello in cui gli interventi sono più spinti".
|